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UniCredit risultati di Gruppo 1° trimestre 2014

Ottima Performance del Gruppo nel 1trim14 con Utile Netto a €712 m (+58,8% a/a)

un Passo Importante verso l'Obiettivo di circa €2 mld nel 2014

 

Crediti Deteriorati Lordi in calo del 1,3% trim/trim per la prima volta dal 2008

 

CET1 Ratio Fully-Loaded in aumento al 9,5% e Total Capital Ratio Transitional al 14,2%

 

Utile Netto della Core Bank nel 1trim14 pari a €1 mld con Ricavi in tenuta e Costi in calo

 

Forte Ripresa nel Commercial Bank Italy con un Utile Netto di €0,5 mld nel 1trim14

 

Nuovi Crediti Erogati in Italia pari a €2,7 mld in Crescita nel 1trim14 (+63,2% a/a)

 

Crediti Lordi Non-Core in ulteriore calo di €2,0 mld (-2,3% trim/trim)
Con un eccellente Tasso di Copertura dei Crediti Deteriorati del 53,2%

 

Ottima performance del Gruppo che registra un Utile Netto di €712 m (+58,8% a/a) pari a un RoTE del 7%, raggiunto nel rispetto di un prudente approccio al rischio.

Miglioramento della Qualità dell'Attivo del Gruppo che vede per la prima volta dall'inizio della crisi nel 2008 un calo dei Crediti Deteriorati Lordi (-€1,1 mld ossia -1,3% trim/trim) e un tasso di copertura che si conferma pari al 52,4%, il più alto tra le banche italiane e tra i migliori in Europa.

Lo stato patrimoniale è solido con un Attivo in crescita di €841,6 mld (+1,7% trim/trim), un Patrimonio Netto Tangibile di €42,1 mld (+1,8% trim/trim), Leverage Ratio (18,4x) e Funding Gap (€32,2 mld) stabili. Il Funding Plan realizzato a oggi è pari al 36%. Il CET1 ratio Basel 3 fully loaded[1] si attesta al 9,5% e il CET1 ratio transitional[2] è pari al 9,9%; il Total Capital ratio transitional2 è pari al 14,2%, anche grazie al contributo dell'emissione obbligazionaria AT1 per USD1,25 mld nel 1trim14.

L'Utile Netto della Core Bank è di €1,0 mld, grazie alla sostanziale tenuta dei ricavi e ai costi in calo, supportata dal contributo del Commercial Bank Italy, la migliore tra le divisioni.

Il Margine di Interesse della Core Bank è in sensibile aumento (+2,9% trim/trim, +4,6% a/a, al netto dell'effetto cambi e tenuto conto del minor numero di giorni) grazie al repricing di prestiti e depositi.

Forte ripresa delle nuove erogazioni a imprese e famiglie in Italia pari a €2,7 mld (+14,3% trim/trim, +63,2% a/a), con una crescita dei nuovi mutui del 31% trim/trim, +153% a/a.

Le azioni di contenimento dei costi hanno consentito risparmi significativi nella Core Bank, i cui Costi Totali scendono a €3,3 mld (-7,2% trim/trim[3] e -1,9% a/a), grazie soprattutto alla ristrutturazione della rete commerciale in linea con il Piano Strategico 2013-18.

Il risultato della Core Bank è stato raggiunto grazie al contributo positivo di tutte le divisioni: Commercial Bank Italy riporta un utile netto di €0,5 mld sostenuto dai ricavi (+8,7% trim/trim) e dai costi (-0,8% trim/trim); CIB ha registrato nel trimestre un'elevata redditività aggiustata per il rischio (RoAC) pari al 22%, grazie al basso livello di accantonamenti su crediti; CEE & Polonia hanno riportato un utile netto di €0,3 mld grazie al contributo dell'Europa Centrale e Sud Orientale[4]; nell'Asset Management le masse gestite salgono a €179 mld grazie a vendite nette per €3,2 mld; le Attività Finanziarie Investite (TFA) si attestano a €79,2 mld sostenute da vendite nette pari a €2,2 mld.

La riduzione del portafoglio Non-Core procede in modo soddisfacente, con crediti lordi in diminuzione a €83,6 mld nel 1trim14 (-€2,0 mld trim/trim e -€8,3 mld a/a).

Il processo di quotazione di FinecoBank è in corso. Il 16 Aprile è stata presentata a Borsa Italiana domanda di ammissione alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario. Quest'operazione consentirà di valorizzare pienamente il potenziale di FinecoBank, di accelerarne la crescita e di ottimizzare ulteriormente il capitale di UniCredit. FinecoBank ha registrato un'ottima performance nel 1trim14, con Attività Finanziarie Investite (TFA) di €45,6 mld (+€2,0 mld trim/trim), vendite nette di €1,1 mld nel 1trim14 (+72% trim/trim) e un utile netto di €37 m (+37% trim/trim).

Il 12 maggio il Consiglio di Amministrazione di UniCredit ha approvato i risultati del 1trim14. Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di UniCredit dichiara: "Gli importanti risultati raggiunti nel primo trimestre confermano la validità della strategia adottata e indicano che il Gruppo sta procedendo nella giusta direzione. L'obiettivo di utile netto intorno a €2 miliardi che ci siamo dati per il 2014 è più vicino. Sulla base delle linee del piano strategico, stiamo lavorando con determinazione in tutte le divisioni e in tutte le geografie per perseguire una redditività sostenibile attraverso un modello di business vicino alle esigenze dei nostri clienti. Grazie alla crescita dei ricavi e a una riduzione strutturale dei costi, anche l'Italia fa segnare un risultato positivo e contribuisce significativamente all'utile di Gruppo. UniCredit ha raggiunto questi risultati mantenendo una base patrimoniale solida e una copertura dei crediti problematici che si conferma la più alta in Italia e tra le migliori in Europa. Per la prima volta dal 2008, lo stock di crediti problematici lordi è in diminuzione. Il totale dei crediti verso la clientela è in aumento, a cominciare dall'Italia. Tutto ciò ci consente di guardare al 2014 con fiducia e con la consapevolezza di poter sostenere la ripresa che comincia a delinearsi".



 

 

1trim2014 Dati Principali di Gruppo[5]

 

  • Utile Netto: €712 m (+58,8% a/a) con un RoTE del 7%
  • Ricavi: €5,6 mld (-3,6% a/a, -3,3% trim/trim)
  • Costi Operativi: €3,5 mld (-1,8% a/a, -6,3% trim/trim) con un rapporto Costo/Ricavi al 62,9%
  • Margine operativo lordo: €2,1 mld (-6,4% a/a, +2,2% trim/trim)
  • Accantonamenti su crediti: €838 m (-28,5% a/a, -91,0% trim/trim)
  • Patrimonio di vigilanza: CET1 ratio Basel 3 fully loaded al 9,5%; CET1 ratio transitional al 9,9%

 

 

1trim2014 Dati Principali: Core Bank

 

  • Utile netto: €1,0 mld (+12,1% a/a) con un RoAC del 12%
  • Ricavi: €5,5 mld (-1,5% a/a, -2,5% trim/trim)
  • Costi Operativi: €3,3 mld (-1,9% a/a, -7,2% trim/trim)
  • Margine Operativo Lordo: €2,1 mld (-0,9% a/a, +5,6% trim/trim)
  • Accantonamenti su Crediti: €523 m (-1,5% a/a, -73,7% trim/trim)

 

GRUPPO UNICREDIT - Risultati 1trim14

Utile Netto a €712 m (+58,8% a/a), sostenuto da una buona performance operativa e con un RoTE annualizzato del 7%.

Totale dell'Attivo in leggero aumento a €841,6 mld (+1,7% trim/trim) grazie alla positiva evoluzione dei crediti verso banche (+€10,4 mld trim/trim, con un analogo aumento dei depositi da banche) e degli investimenti finanziari (+€3,6 mld trim/trim).

Patrimonio Netto Tangibile in aumento a €42,1 mld (+1,8% trim/trim) grazie alla capitalizzazione dell'utile di periodo, a conferma della capacità del Gruppo di creare valore su base sostenibile.

Leverage Ratio[]5 rimane stabile nel trimestre a 18,4x, tra i migliori in Europa.

Funding Gap è stabile su base trimestrale a €32,2 mld per il Gruppo (con un miglioramento di €30,1 mld a/a) e a €17 mld per l'Italia (con un miglioramento di €14 mld a/a).

Qualità dell'Attivo in miglioramento, con Crediti Deteriorati Lordi pari a €82,5 mld (-1,3% trim/trim) in calo di €1,1 mld per la prima volta dal 2008. Il peso dei crediti deteriorati sul totale dei crediti netti scende a 8,1% (-0,1pp trim/trim, -0,5pp a/a) con un tasso di copertura stabile a 52,4%, il più alto in Italia e in linea con le migliori banche europee. Le Sofferenze restano stabili a €49,2 mld con un elevato tasso di copertura del 62,9%. Altri Crediti Deteriorati in calo a €33,2 mld (-3,8% trim/trim) con un tasso di copertura del 36,8%. In Italia, UniCredit si riconferma migliore del sistema con un tasso di crescita annuale dei Crediti Deteriorati inferiore alla media delle banche italiane e con un tasso di copertura del 52,2% nonostante la riduzione di 60pb dovuta alla vendita di Sofferenze con elevato vintage[6].

CET1 ratio Basel 3 fully loaded sale a 9,5%, +11 pb trim/trim grazie alla generazione di utili[7] (+13pb) e minori deduzioni (+25pb) che controbilanciano la crescita degli RWA (-22pb) e l'impatto sulla riserva oscillazione cambi (-12pb). CET1 ratio transitional si attesta a 9,9%.

Total Capital ratio transitional a 14,2%, grazie anche agli strumenti di Additional Tier 1 per USD1,25 mld collocati a marzo 2014. Tale emissione è stata la prima da parte di un emittente italiano conforme alla normativa CRD IV. L'offerta ha incontrato presso gli investitori un fortissimo interesse e la domanda è stata di sei volte superiore rispetto all'offerta.

Il Funding plan 2014 realizzato a oggi è pari al 36%. Nel 1trim14, UniCredit ha rimborsato ulteriori €5 mld di LTRO per un totale di €10 mld rimborsati ad oggi. I restanti €16 mld saranno rimborsati gradualmente, facendo ricorso all'ampia platea di investitori istituzionali e sul money market preservando l'equilibrio tra le scadenze delle poste di bilancio.

CORE BANK - RISULTATI 1TRIM14

 

L'Utile netto è in forte aumento a €1,0 mld (+12,1% a/a) e porta la redditività annualizzata rettificata per il rischio (RoAC) al 12%. Al risultato della Core Bank hanno maggiormente contribuito Commercial Bank Italy con un utile netto di €496 m (+10,6% a/a e 27% RoAC), CIB con un utile netto di €376 m (+4,1% a/a e 22% RoAC) e CEE con un utile netto di €262 m (-8,6% a/a a cambi costanti e 19% RoAC). Asset Management e Asset Gathering hanno registrato un forte incremento con un utile netto rispettivamente di €47 m (+13,8% a/a) e €41 m (+11,7% a/a).

Il Risultato Netto di Gestione si attesta a €1,6 mld, in linea con il 1trim13, con Ricavi per €5,5 mld (-2,5% trim/trim e -1,5% a/a), Costi totali pari a €3,3 mld (-7,2% trim/trim e -1,9% a/a) e Accantonamenti su Crediti per €0,5 mld (rispetto ai €2,0 mld nel 4trim13 e -1,5% a/a).

I Ricavi pari a €5,5 mld hanno dato prova di tenuta, considerando le poste non ricorrenti registrate nel 4trim13 nella CEE (la vendita dei portafogli AFS e della partecipazione in MOEX), i due giorni di interessi in meno rispetto al 4trim13 e l'andamento dei cambi. Il maggior supporto è venuto principalmente da Commercial Bank Italy (+8,7% trim/trim), Commercial Bank Germany (+3,7% trim/trim) e Asset Gathering (+4,8% trim/trim).

Il Margine di Interesse è in aumento a €3,0 mld (+2,9% trim/trim e +4,6% a/a al netto dell'effetto cambi, giorni e cambiamenti metodologici[9]) grazie alle continue azioni di repricing sui crediti, sui depositi e sul term funding reso possibile dalle favorevoli condizioni di mercato.

I Crediti verso clientela sono saliti a €432,5 mld (+€1,5 mld ossia +0,3% trim/trim) trainati dal favorevole sviluppo nel Commercial Bank Italy (+€0,9 mld ossia +0,8% trim/trim) e in Polonia (+€0,5 mld ossia +2,1% trim/trim). La diminuzione registrata nelle altre divisioni è stata ampiamente compensata dall'aumento registrato dalla componente Controparti Istituzionali e di Mercato (+€2,7 mld, ossia +4,0% trim/trim) che presenta una maggiore volatilità.

I nuovi crediti erogati in Italia mostrano i primi tangibili segnali di ripresa raggiungendo i €2,7 mld (+14,3% trim/trim e +63,2% a/a), equamente suddivisi tra finanziamenti di medio-lungo termine alle aziende e alle piccole imprese e credito ai privati per mutui e prestiti personali.

La Raccolta Diretta (depositi e titoli detenuti dalla clientela) rimane complessivamente stabile a €450,1 mld, dal momento che UniCredit ha potuto avvantaggiarsi del funding relativamente meno costoso da Controparti Istituzionali e di Mercato per compensare il parziale calo registrato in CEE e Polonia dovuto al deprezzamento delle valute.

Le Commissioni salgono a €1,8 mld (+2,7% trim/trim e +1,5% a/a) grazie alla forte crescita registrata dalle Commissioni da Servizi di Investimento (+8,4% trim/trim e +9,2% a/a) dovuta alla ripresa nella domanda di prodotti di asset management e bancassurance da parte dei clienti della Commercial Bank Italy e Commercial Bank Germany, in parte controbilanciata dal calo delle commissioni sui servizi di finanziamento (-2,0% trim/trim ma +0,1% a/a) dovuto a un'attività creditizia ancora debole e delle commissioni dei servizi transazionali e bancari (-1,4% trim/trim e -7,0% a/a).

I ricavi da negoziazione si attestano a €477 m (-19,3% trim/trim e -25,4% a/a). La riduzione rispetto al 4trim13 è riconducibile a ricavi non ricorrenti registrati nella CEE nel 4trim13 derivanti dalla vendita di portafogli AFS e dalla partecipazione in Moscow Stock Exchange (MOEX).

Dividendi e altri proventi[10] si attestano a €149 m (-24,1% trim/trim e -25,4% a/a) principalmente riconducibili a un minore contributo dall'utile netto di Yapi Kredi[11] pari a €50 m (-51,7% trim/trim e -48,7% a/a) riconducibile anche ai minori ricavi dalla vendita di portafogli AFS.

I Costi Totali sono ulteriormente diminuiti a €3,3 mld (-7,2% trim/trim[12] e -1,9% a/a) grazie al forte impegno volto al contenimento dei costi che ha portato a un rapporto Costi/Ricavi del 61% in linea con il 1trim13. La maggior riduzione dei costi è stata realizzata dalle Banche Commerciali (Italia -0,8% trim/trim, Germania -1,4% trim/trim e Austria -3,3% trim/trim) in linea con il Piano Strategico e per effetto della ristrutturazione della rete in corso.

Le Spese per il Personale si attestano a €2,0 mld (+2,0% trim/trim e -2,9% a/a), sostenute dalla riduzione di FTEs (-796 trim/trim e -6.929 a/a)[13]. Altre Spese Amministrative[14] sono pari a €1,1 mld (-3,4% trim/trim e +3,3% a/a). Svalutazioni e Ammortamenti sono pari a €0,2 mld, in calo trim/trim anche al netto delle voci una-tantum registrate nel 4trim13.

La Qualità dell'Attivo è in miglioramento con crediti deteriorati che beneficiano di aggiunte nette negative, grazie a minori flussi da crediti in bonis e maggiori recuperi. Gli Accantonamenti su crediti ammontano a €523 m (-73,7% trim/trim e -1,5% a/a). Il Costo del Rischio si attesta di conseguenza a 48pb nella Core Bank, ampiamente in linea con il 1trim13. CEE e Commercial Bank Italy registrano un costo del rischio più elevato, pari rispettivamente a 105pb e 85pb.

I Rischi e Oneri e Costi di Ristrutturazione ammontano rispettivamente a €9 m e €3 m mentre i Profitti da Investimenti ammontano a €62 m, principalmente dalla vendita di immobili in Austria.

Le Imposte sui Redditi si attestano a €521 m (corrispondente a un'aliquota fiscale del 32%). L'imposta addizionale sulla rivalutazione delle quote di Banca d'Italia sarà contabilizzata nel 2trim14.

 

 

NON-CORE - RISULTATI 1TRIM14

I Crediti Lordi verso clienti si sono ridotti a €83,6 mld (-€2 mld ossia -2,3% trim/trim e -€8,3 mld ossia -9,0% a/a) di cui circa il 32% o €26,5 mld di crediti in bonis e circa il 68% o €57,1 mld di crediti deteriorati.

I Crediti Deteriorati Lordi sono diminuiti di circa €1 mld (-1,5% trim/trim) grazie alla forte riduzione dei flussi in ingresso dai crediti in bonis rispetto ai trimestri precedenti. Tale tendenza ha portato a un calo complessivo dei Crediti Deteriorati Lordi che mantengono un elevato tasso di copertura del 53,2%. Le sofferenze si attestano a €35,5 mld stabili trim/trim e con una copertura del 63,4%.

Risultato Netto di -€289 m in forte miglioramento rispetto al 4trim13 e al 1trim13 con minori accantonamenti su crediti pari a €315 m che controbilanciano ampiamente la diminuzione dei ricavi dovuta a minori interessi maturati e i costi in aumento nel trimestre per via della stagionalità dei recuperi di spesa nel 4trim13.

 

 

 

1TRIM14 PRINCIPALI DATI DIVISIONALI

Commercial Bank Italy. Utile netto a €0,5 mld (+10,6% a/a) e un RoAC del 27%, top performer tra le divisioni. L'aumento dei Crediti Netti di circa €1 mld corrisponde alla diminuzione dei Crediti Netti del Non-Core, accelerando il turnaround dell'Italia verso una redditività solida e sostenibile.

CIB. Utile netto in aumento nel trimestre a 0,4 mld (+4,1% a/a) e RoAC al 22% nonostante la debole domanda di credito (prestiti alla clientela -€12 mld a/a) grazie alla buona performance di Markets & GTB e al rilascio di accantonamenti su crediti. Il solido franchise di CIB garantisce la tenuta dei ricavi e permette di mantenere un posizionamento ai vertici delle classifiche nonostante l'intensificarsi della pressione competitiva: n° 1 EMEA Bond, n° 4 EMEA Loans[15].

CEE & Polonia. Utile netto a €0,3 mld (+54,9% trim/trim a cambi costanti e -7,4% a/a) con l'Europa Centrale e l'Europa Sudorientale[16] che mostrano una tendenza positiva, mentre le dinamiche trimestrali in Russia e Turchia scontano l'effetto di voci una-tantum nel 4trim13 e della volatilità del quadro macroeconomico.

Asset Management & Asset Gathering. Utile netto in forte aumento rispettivamente a €47 m (+13,8% a/a) e €41 m (+11,7% a/a) a seguito dell'aumento della domanda di prodotti di investimento e supportato da condizioni di mercato favorevoli. In particolare, FinecoBank ha registrato il miglior trimestre di sempre in termini di vendite nette e Attività Finanziarie Investite (TFA).

 

RATING

  MEDIUM AND
LONG-TERM
OUTLOOK SHORT-TERM
DEBT
STANDALONE
RATING
Standard & Poor's BBB NEGATIVE A-2 bbb
Moody's Investors Service Baa2 STABLE P-2 D+/ba1
Fitch Ratings BBB+ NEGATIVE F2 bbb+

In data 24 Marzo 2014, S&P ha confermato tutti i rating compresi i rating "BBB/A-2" a lungo e breve termine con outlook rimasto negativo.

In data 21 Marzo 2014, Moody's ha confermato i rating "Baa2/P-2" a lungo e breve termine con outlook stabile, mentre ha rivisto il rating individuale a "ba1" da "baa3".

I rating di Fitch "BBB+/F2" rimangono invariati rispetto alla decisione del 28 Novembre 2013 con outlook negativo. In data 25 Aprile 2014 Fitch ha cambiato l'outlook sul rating dell'Italia a "stabile" da "negativo".

 

Si allegano i principali dati del Gruppo, lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, l'evoluzione trimestrale del Conto economico consolidato e dello Stato patrimoniale, il confronto del Conto economico consolidato del primo trimestre 2014 per Core Bank e Non-Core.

 

Note

 

[1] CET1 ratio Basel 3 fully loaded stimato pro-forma sulla base della comprensione del quadro normativo che sarà in vigore dal 2019, anticipando quindi pienamente tutti gli effetti della normativa che saranno introdotti gradualmente.

[2] Pro-forma per gli utili netti capitalizzati del periodo e la conversione di €2,5 mld di crediti di imposta differiti (DTA) in crediti di imposta (in vigore dall'approvazione del bilancio 2013 da parte dell'Assemblea Ordinaria dei Soci). Il CET1 ratio transitional calcolato secondo il quadro normativo attualmente in vigore è pari a 9,72%. Il Total Capital ratio transitional calcolato secondo il quadro normativo attualmente in vigore è pari a 13,8%.

[3] Costi totali in calo dell'1,2% trim/trim al netto delle voci una-tantum del 4trim13.

[4] Europa Centrale è costituita da Repubblica Ceca & Slovacchia, Ungheria e Slovenia; Europa Sudorientale è costituita da Croazia, Romania, Bulgaria, Bosnia e Serbia.

[5] I dati comparativi dei trimestri del 2013 sono stati riesposti anche per effetto dell'introduzione dei principi contabili IFRS 10 e IFRS 11. Per maggiori informazioni si rimanda alla Nota informativa del presente Resoconto intermedio di gestione consolidato.

[7] Calcolato come rapporto tra totale attivo al netto di avviamento e altre attività immateriali (numeratore) e patrimonio netto

(inclusa la quota di utili di Pertinenza di terzi) al netto di avviamento e altre attività immateriali (denominatore).

[8] Nel 1trim14, UCG ha completato la vendita di €1,1 mld di sofferenze, già annunciata nel 4trim13.

[9] Utile netto del trimestre al netto del dividendo maturato che si ipotizza pari a 10 €cent in linea con l'anno precedente.

[10] Comprendente Saldo altri Proventi/Oneri.

[11] Dal 1 Gennaio 2014, a seguito dell'introduzione di IFRS 11, è stato eliminato il consolidamento proporzionale e Koç/ Yapi Kredi Group (Turkey) è ora valutata a patrimonio netto. Di conseguenza, l'utile netto di Koç/ Yapi Kredi Group è registrato all'interno di Dividendi e altri proventi. I trimestri precedenti sono stati conseguentemente riclassificati.

[12] Costi totali in calo dell'1,2% trim/trim al netto delle voci una-tantum del 4trim13.

[13] Comprendente l'effetto della vendita di ATF Bank in Kazakistan pari a -3.350 FTE.

[14] Altre Spese Amministrative al netto dei Recuperi di Spesa.

[15] Fonte: Dealogic.

[16] Europa Centrale è costituita da Repubblica Ceca & Slovacchia, Ungheria e Slovenia; Europa Sudorientale è costituita da Croazia, Romania, Bulgaria, Bosnia e Serbia.

 

Roma, 12 maggio 2014