Uno sguardo sul nostro primo ESG Day

L'evento ha rappresentato un'opportunità per favorire il dialogo con gli stakeholder, continuando a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi del cambiamento climatico, delle disuguaglianze sociali, della biodiversità e dell'economia circolare, nonché sul nostro ruolo nel promuovere il necessario cambiamento di mentalità.

I partecipanti, tra cui colleghi, clienti e partner, insieme a una serie di esperti, si sono tuffati in discussioni coinvolgenti e d'impatto che hanno riguardato l'intero spettro dei temi ESG.

La giornata è stata inoltre intervallata da due intermezzi creativi di grande effetto: il primo è stato un viaggio immersivo attraverso le immagini e i suoni del cambiamento climatico, intitolato Silence Makes Noise, mentre il secondo è stato un'esibizione ispirata dell'orchestra AllegroModerato.

Oltre ai discorsi di apertura del nostro CEO e Head of Italy, Andrea Orcel, Head of Group Strategy & ESG, Fiona Melrose e Joanna Carss, Head of Group Stakeholder Engagement, i partecipanti hanno ascoltato gli interventi di Telmo Pievani, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Biologia dell'Università di Padova e di Matteo Ward, imprenditore nel campo della moda sostenibile, nonché CEO e Cofondatore di WRÅD.

Uno dei punti chiave del discorso di apertura di Pievani è stata la necessità del "cathedral thinking" (pensiero della cattedrale), ovvero di gettare le fondamenta del nostro mondo futuro, anche se saranno le prossime generazioni, e non noi, a goderne.

La sessione di apertura, intitolata " Cosa ci aspetta: salvaguardare l'equilibrio climatico in tempi difficili", ha dato vita a un'importante discussione, in cui i relatori hanno concordato sul fatto che, nell'affrontare le complessità del cambiamento climatico, c'è ancora del lavoro da fare per promuovere la trasparenza, la proprietà e una governance forte. Tuttavia, le idee delle nuove start-up focalizzate sull'ESG - come gli strumenti digitali e di intelligenza artificiale per misurare il consumo di risorse o l'estrazione di materie prime con emissioni minime - hanno fornito motivi di ottimismo.

È seguita la sessione "Il dibattito sociale: mettere la “S” al centro", in cui i relatori hanno rilevato la necessità di un chiaro approccio multistakeholder, sostenuto da una precisa misurazione dell'impatto delle iniziative sociali e supportato da un ruolo educativo nei confronti dei clienti e delle comunità. In questo quadro, la componente sociale può guidare il dibattito insieme al cambiamento climatico.

È stata inoltre organizzata una sessione dedicata a due temi emergenti: "Tutelare la biodiversità e passare all’economia circolare". La sessione si è concentrata sul legame intrinseco tra cambiamento climatico e biodiversità: quando il clima cambia, gli habitat si perdono e così la biodiversità che si basa su quegli habitat.

Poiché il tema è ancora relativamente nuovo, i relatori hanno voluto sottolineare il motivo per cui è così importante: gli ecosistemi sono strettamente interconnessi e interdipendenti e questo equilibrio può essere rapidamente distrutto.

La componente sociale è rimasta al centro della discussione, soprattutto in considerazione del nesso tra biodiversità e comunità locali, con l'economia circolare che rappresenta una forte leva per la conservazione della biodiversità.

Scopri di più sul nostro impegno e sui nostri obiettivi in materia di ESG e sostenibilità.

Non vediamo l’ora che arrivi l’edizione del prossimo anno!