E tu, come risparmi?
giovedì 28 ottobre 2021
In occasione della Giornata Mondiale del Risparmio, sui canali social di UniCredit abbiamo lanciato una serie di sondaggi per scoprire di più su come e perché risparmiano i nostri follower. Un’occasione per riflettere insieme sul concetto di consapevolezza finanziaria.
La storia della Giornata Mondiale del Risparmio parte 97 anni fa, il 31 ottobre 1924, quando a Milano, nell’ambito del 1° Congresso Internazionale del Risparmio, il professor Filippo Ravizza propose la creazione di un momento simbolico e significativo per sensibilizzare chiunque rispetto all’importanza di depositare i propri averi presso un istituto bancario, anziché tenerli nascosti in casa, sotto il proverbiale materasso.
All’epoca, tale raccomandazione si rivolgeva a una popolazione principalmente rurale e operaia, generalmente poco istruita e non certo ricca. Con il tempo, e con un generale miglioramento delle condizioni socio-economiche, l’importanza della consapevolezza finanziaria è progredita di pari passo.
Rispetto a questa consapevolezza, nell’arco dell’ultima settimana, abbiamo intervistato i follower dei nostri profili social di Gruppo e nei singoli Paesi in cui UniCredit è presente, per scoprire di più sulle ragioni che – 97 anni dopo – spingano le persone a risparmiare, su quali canali si attivino per informarsi, su quali aspettative abbiano oggi da parte delle banche, e di quali tipologie di servizi finanziari preferiscano avvalersi.
Al momento della stesura di questo articolo la possibilità di votare è ancora aperta. Dai primi risultati a nostra disposizione sta comunque emergendo un profilo di risparmiatore oculato, preoccupato dal futuro (60%) ma anche, in modo crescente rispetto al passato, dalla capacità di far fronte a degli imprevisti (35%). Una tendenza chiaramente influenzata dalla recente pandemia di Covid 19.
Apprezzata dai nostri follower in ottica di risparmio l’organizzazione di attività di educazione finanziaria (41%), al pari della chiarezza nell’offerta (31%). Siamo al contempo di fronte a un risparmiatore sempre più propenso a informarsi su canali digitali (58%), ma che vede ancora l’agenzia bancaria come primo punto di contatto per le decisioni sul risparmio in più di un caso su 4.
I nostri colleghi di Bank Austria hanno studiato questi temi in modo ancora più approfondito, presentando negli scorsi giorni una apposita ricerca sui comportamenti di risparmio in Austria, i cui risultati sono consultabili qui. Emergono ulteriori trend generali, ad esempio nella crescita di investimenti sostenibili (+72%) o sull’importanza generale dell’etica negli investimenti (essenziale per il 94% dei rispondenti). Un dato, quest’ultimo che trova conferme anche in Italia (92%), come emerge da una recente intervista a WeWealth di Stefano Vecchi, Heal of Wealth Management & Private Banking Italy.