L’inizio del 2022 è stato estremamente volatile. Allo stesso tempo, i mercati ci hanno già mostrato quelli che saranno i principali driver di crescita e i possibili fattori di rischio di quest’anno. Approfondiamo in questo articolo la view degli esperti di Group Investment Strategy.

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La rapida diffusione della variante Omicron, il rallentamento della crescita, l’inasprimento della politica monetaria delle Banche Centrali e il rischio geopolitico Russia-Ucraina: sono questi i problemi che hanno colpito l’economia e i mercati all’inizio del 2022. 

 

Dopo la forte performance dell’anno scorso, i mercati azionari sono stati generalmente deboli nel primo mese dell’anno segnando a livello globale un -5% e questa performance si è materializzata in un contesto di aumento dei rendimenti a lungo termine.

 

La ripresa economica, dopo lo shock della pandemia, sta andando avanti. Da un lato, questo porterà probabilmente a tassi d’inflazione più alti e più duraturi, che le Banche Centrali vogliono contrastare con una stretta della loro politica monetaria. D’altra parte, la crescita economica nel 2022 non dovrebbe più essere così alta come nell’anno precedente, ma ancora ben al di sopra del trend prima della pandemia. 

 

Questa crescita superiore alla media dovrebbe durare fino al prossimo anno. I settori che sono rimasti indietro durante la crisi pandemica probabilmente beneficeranno sempre di più di questa ripresa.  La questione centrale derivante dall’inasprimento delle condizioni di politica monetaria non è quindi se tenere azioni in portafoglio, ma quali.

 

Nel complesso, rimaniamo ottimisti. L’influenza della pandemia sta diminuendo e un’ulteriore normalizzazione della vita sociale è imminente. L’economia europea crescerà sensibilmente, le pressioni inflazionistiche si allenteranno gradualmente e la politica monetaria diventerà più restrittiva - negli Stati Uniti più chiaramente che in Europa. Ma i rendimenti aumenteranno anche in questo continente. Tuttavia, poiché ciò avverrà nel contesto di una progressiva ripresa economica, l’aumento dei rendimenti non dovrebbe mettere in pericolo l’economia.

 

Per approfondire nel dettaglio questi temi, vi invitiamo a consultare il numero di febbraio del nostro Monthly Outlook [LINK], dal titolo Crossroads, elaborato, all’interno del quale gli esperti di UniCredit Group Investment Strategy offrono una panoramica sullo stato di salute delle economie globali, sulle loro prospettive di crescita e sulle conseguenti strategie di investimento di UniCredit.