Sostenibilità e innovazione al centro del recente incontro organizzato da UniCredit e Pitti Uomo a Firenze. Riflettori accesi sui progetti di tre start up selezionate da UniCredit Start Lab.

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Ecopelle realizzata dagli scarti di agrumi, maglie in lana proveniente da allevamenti cruelty free, calzature realizzate esclusivamente on demand via web per un prodotto 100% Made in Italy che elimina gli sprechi. Le idee per un fashion sempre più sostenibile ci sono, la finanza le supporta.  Un riscontro concreto è emerso a Firenze, nell’ambito di Pitti 101, durante il talk «Come la finanza supporta la rivoluzione green della moda». Un’iniziativa nata dalla collaborazione tra Pitti e UniCredit, main sponsor della manifestazione che si è tenuta dall’11 al 13 gennaio a Firenze. 

 

Al centro del dibattito la testimonianza di tre startup made in Italy, selezionate da UniCredit Start lab, piattaforma di business e innovazione della Banca che sostiene le start-up e pmi italiane tech ad alto potenziale. Le tre realtà selezionate, presenti in fiera nello stand UniCredit, spaziano nella filiera dall'abbigliamento alle calzature, alle materie prime. Fortunale, barese, produce maglioni 100% lana derivante da allevamenti cruelty free, colorate con tinte naturali e riciclabili fino all’80%. Per ogni capo, inoltre, l’azienda si impegna a piantare un albero. Dis (Civitanova Marche) è invece un e-commerce che permette di creare una scarpa classica da uomo personalizzata, 100% Made in Italy. Infine, Ohoskin (Catania) crea un’alternativa totalmente vegana e sostenibile alla pelle di lusso di origine animale e di maggiore durabilità rispetto a quella sintetica. Per farlo ha brevettato un processo industriale basato sull’economia circolare, a partire dai sottoprodotti di arance e cactus locali. 

 

Nel corso del Talk, moderato da Matteo Minà, giornalista di Milano Finanza Fashion, si sono confrontati Raffaello Napoleone, Ad di Pitti Immagine; Giusy Stanziola, Start Lab & Development Programs UniCredit; e i rappresentanti delle Start Up: Ivan Aloisio, CEO & Founder Fortunale; Andrea Carpineti, CEO Future Fashion (azienda proprietaria della DIS) – Macerata; Valentina Merighi, Co-Founder Ohoskin.  

 

Giusy Stanziola ha sottolineato come UniCredit lavori “non solo come acceleratore di business, ma anche di academy manageriale, favorendo le connessioni tra le diverse realtà che partecipano al programma. Inoltre, per il 2022 abbiamo già aperto una nuova call con la possibilità di presentare i progetti fino al 28 aprile prossimo”. E proprio in ottica di connessioni è stato già raggiunto il primo risultato, con l'accordo tra Ohoskin e Dis per la realizzazione di prototipi di scarpe con i materiali della startup siciliana. 

 

"La sostenibilità è sempre più al centro dell'agenda del consumatore – ha detto introducendo il talk Raffaello Napoleone. Prima o poi la questione della sostenibilità nella moda uscirà dal cono iper mediatico in cui è adesso per diventare un elemento strutturale dei processi e dei prodotti, della presenza e del successo sui mercati".

 

“UniCredit, banca e partner del territorio – ha rimarcato Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit - ha voluto prendere parte attivamente alle iniziative di Pitti Immagine riconoscendo in esse molteplici opportunità di rilievo per supportare uno dei settori di punta dell’eccellenza Made in Italy: la Moda. Un comparto del quale UniCredit conosce i punti di forza e l’alto potenziale e per il quale offre servizi e soluzioni capaci di agevolare processi volti allo sviluppo dell’intera filiera produttiva”.