UniCredit è orgogliosa di sostenere Portraits, la mostra del fotografo inlgese Lee Jeffries, in esposizione fino al 16 aprile presso il Museo Diocesano di Milano. Cinquanta incredibili scatti di quell'umanità nascosta e invisibile che popola le strade delle grandi città d'Europa e degli Stati Uniti.

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UniCredit è orgogliosa di sostenere una bella e toccante mostra con l'obiettivo di rendere l'arte accessibile a tutti. Le opere di Lee Jeffries, fotografo britannico, saranno visitabili fino al 16 aprile 2023 presso il Museo Diocesano di Milano.

 

Una cinquantina di scatti in bianco e nero, e a colori che danno vita ad una esposizione dal titolo "Portraits".

Jeffries è la voce dei poveri, dei senzatetto. La sua carriera è iniziata quasi per caso, nel giorno che precedeva la maratona di Londra del 2008, quando scatta una fotografia a una giovane ragazza senzatetto seduta all'ingresso di un negozio; rimproverato per averlo fatto senza autorizzazione Jeffries si ferma a parlare con lei, a chiederle del suo passato, a stabilire un contatto per capire chi fosse.

Da allora inizia a interessarsi e a documentare le vite degli homeless, passando dai vicoli di Los Angeles fino alle zone più nascoste e pericolose delle città della Francia e dell’Italia. 

 

 

Grazie al suo sguardo e alla sua “arte spirituale”, Lee Jeffries fa emergere le persone senza fissa dimora dal buio in cui sono reclusi e cerca di ridare luce e dignità a ogni essere umano. Il suo stile è caratterizzato da inquadrature in primo piano fortemente contrastate, e da interazioni molto ravvicinate con i soggetti, uomini e donne che vivono ai margini della società, incontrati per le strade del mondo.

La sua cifra stilistica più caratteristica è quella del ritratto, sempre frontale e ravvicinato, spesso con sfondi monocromatici scuri che, elaborati con un efficace lavoro su luci e ombre, fa emergere i volti nella loro straordinaria potenza espressiva, capace di comunicare la loro sofferenza, il loro disagio e la loro condizione infelice. 

 

UniCredit supporta con entusiasmo i valori che l’artista condivide affinché tutti possano apprezzare questa forma unica di fotografia, rivolgendo lo sguardo a realtà diverse, a volte impercettibili.

 

La mostra, iniziata il 27 gennaio, rimarrà aperta fino al 16 aprile