Tra le diverse iniziative ambientali di UniCredit Unlocked, ci siamo posti l’ambizioso obiettivo di diventare una banca single-use plastic free. Grazie all’impegno dei dipendenti di tutto il Gruppo, siamo orgogliosi di annunciare che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo prima del previsto. Leggi il Q&A con Salvatore Greco, Head of Group Real Estate, per scoprirne di più.

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Allora, Salvatore, oggi UniCredit non usa più la plastica monouso – raccontaci di questa iniziativa!

 

"Per me è un grande piacere annunciare che UniCredit ha raggiunto l’obiettivo di eliminare la plastica monouso in tutte le nostre sedi. L’ambizione condivisa sotto UniCredit Unlocked di diventare una banca senza plastica monouso è un obiettivo per cui ci siamo impegnati tanto.

 

Abbiamo eliminato l’utilizzo di plastica monouso nei prodotti di oltre 300 distributori automatici di acqua e bibite, 1.100 distributori di caffè e in più di 60 mense e caffetterie – tutte le bottiglie, stoviglie, bicchieri e cucchiai sono stati sostituiti con alternative riutilizzabili. Il risultato è avere un luogo di lavoro più sostenibile, un impatto ambientale positivo e una maggiore consapevolezza riguardo ad un tema così importante che contribuisce al nostro percorso verso un’economia circolare."

Come avete raggiunto questo obiettivo? Cosa significa concretamente?

 

"È stato sicuramente un percorso impegnativo seguito a livello centrale, ma reso possibile grazie al grande impegno dimostrato da tutti i nostri colleghi e fornitori locali. Ogni Paese ha lavorato duramente per questo futuro libero dalla plastica, e ha approcciato questo progetto in maniera diversa. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi prima del previsto, prima della scadenza che ci eravamo posti.

 

Tutti i Paesi hanno trovato la soluzione migliore in base alla disponibilità del mercato, agli accordi con i fornitori e alle caratteristiche locali, raggiungendo l'obiettivo del 100% senza plastica monouso entro il 1° gennaio 2023, come annunciato durante la presentazione UniCredit Unlocked."

Complimenti, quale è il prossimo passo, quali sono le prossime sfide “sostenibili” in questo settore?

 

"Dobbiamo mantenere lo slancio, assicurandoci che i nostri impegni nell’eliminazione della plastica continuino  – verso i prodotti per i quali finora è stato un po’ più difficile. Allo stesso tempo, continuiamo a ridurre progressivamente l’impronta ecologica delle nostre attività, specialmente in quei settori che hanno un notevole impatto ambientale.  Per esempio, stiamo ottimizzando i nostri processi di gestione dei rifiuti – creando delle zone apposite nelle nostre sedi come in Italia e in Serbia, o promuovendo la consapevolezza di un corretto smaltimento dei rifiuti come in Austria, Croazia e Slovenia, o limitando i rifiuti grazie all’introduzione di un sistema di deposito cauzionale come in Germania."

 

E a livello più ampio, cosa significa ESG per UniCredit Real Estate?

 

"Per noi l’ESG non è solo un concetto astratto: lo integriamo in tutte le attività che facciamo, dall’efficienza energetica e nell’organizzazione degli spazi alla mobilità verde e nuovi metodi di lavoro flessibili, dal benessere dei dipendenti e luoghi di lavoro accessibili, all’acquisto di energia da fonti rinnovabili. 

 

Inoltre, le nostre emissioni di gas serra stanno diminuendo in linea con gli obiettivi di net zero.

 

Credo valga la pena soffermarsi su due iniziative strategiche raggiunte nel 2022.

Siamo la prima banca in Europa ad aver ottenuto il punteggio Global Real Estate Sustainability Benchmark (GRESB) sul nostro portafoglio aziendale. Inoltre, siamo stati tra i primi nel settore dei servizi finanziari europei, nonché la prima banca in Italia, a sottoscrivere un contratto di acquisto di energia elettrica (Power Purchase Agreement) per soddisfare il fabbisogno energetico dei nostri data centre in Italia grazie a tre nuovi impianti solari che garantiscono la piena addizionalità alla rete elettrica nazionale, in Italia."

 

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